Hai mai sentito parlare di Intelligenza Emotiva?

 







Sai riconoscere le emozioni che provi?
Riesci a gestire le emozioni senza che loro ti sommergano?
Questo è un esempio di domande che ti verrebbero poste, qualora tu volessi misurare la tua intelligenza emotiva. 

Il termine intelligenza emotiva fu coniato negli anni novanta dagli psicologi Peter Salovey e John D. Mayer, ed oggi è diventato particolarmente attuale.

Alcuni la vedono come la nuova frontiera per trovare la pace interiore, altri come una nuova skills da inserire nel curriculum. 
Forse la verità è semplicemente nel mezzo...

Per IE si intende la capacità di percepire ed elaborare le proprie emozioni, al fine di guidare i propri pensieri nella direzione giusta.

Ma praticamente l'intelligenza emotiva in cosa consiste?

Le persone che sanno valorizzare la propria IE, partono dalla autoconsapevolezza, ovvero si concentrano nel riconoscere le emozioni che provano. Magari a fine giornata, dedicano cinque minuti a se stessi, riflettendo sugli stati d'animo provati.


Una volta riconosciuta l'emozione, inizia la fase della autoregolazione.
Cioè, una volta riconosciuta l'emozione che stiamo provando, siamo in grado di gestirla?
Con particolare riferimento alle emozioni negative, saperle gestire e quindi autoregolarsi, riduce fortemente il rischio di conflitti e migliora la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
Prendiamo il caso di una persona che sta provando rabbia. Essere consapevoli di questa condizione è particolarmente utile, perché in uno stato di rabbia possiamo essere portati a prendere decisioni di cui potremmo pentirci in futuro. La rabbia, come la tristezza e tutte le emozioni negative, diventano un paio di occhiali che ci fanno vedere tutto nero. Dunque meglio rimandare ad un altro momento decisioni e azioni, e magari concentrarci sul perché stiamo provando queste emozioni negative. Chiediamoci anche cosa possiamo fare per evitare di provarle di nuovo.
È facile comprendere a questo punto, come effettivamente l'intelligenza emotiva può influire positivamente nelle nostre vite. 
Abbiamo visto come l'autoconsapevolezza, risulti efficace per l'autoregolazione delle emozioni negative, ma risulta allo stesso tempo importante nelle emozioni positive. Comprendere ciò che quotidianamente ci rende positivi, è lo step fondamentale per raggiungere una quotidiana felicità.

Le persone che hanno una IE particolarmente sviluppata, sono anche orientate verso l'autogratificazione.
In sostanza, hanno un'attitudine al gratificarsi da soli, quindi non cercano le lodi esternamente, ma le cercano dentro di loro. Sanno dirsi che sono stati bravi, che sono soddisfatti di quello che hanno fatto. E quando magari le cose non vanno bene, sono loro stessi ad essere ironici e a non prendersi troppo sul serio.

È sufficiente quindi guardarsi dentro per definirsi emotivamente intelligenti?

No, le persone che sanno usare la propria IE sono in grado di percepire soprattutto le emozioni delle altre persone. Hanno una forte empatia, ovvero percepiscono quello che provano gli altri prima di reagire in situazioni sociali.  
Sono inoltre consci delle proprie Social skills ( abilità sociali), di conseguenza valorizzano i tratti della propria personalità al fine di costruire rapporti con gli altri.


Ma la caratteristica più importante, e forse la più bella della IE,  è che non risulta essere una dote riservata solo ad alcune persone, ma piuttosto una capacità che possiamo apprendere tutti...




Cristian Silvestri  PSICOLOGIA SELF SERVICE 










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